A San Giuliano l'Asl sigilla gli orti
I lacrimogeni sono arrivati a centinaia
negli orti e l'odore acre fin dentro le case, nonostante le finestre
chiuse. San Giuliano è una piccola frazione di Susa, a nord-est del
capoluogo, dove dovrebbe sorgere la stazione internazionale dell'alta
velocità e diverse case saranno demolite. Uno striscione recita: «Qui
condannati a morte dal Tav». Ora, oltre alle persone a subirne le
conseguenze sono i cavolfiori, i finocchi e la salvia, colpiti dai
tossici gas Cs (i viticoltori dell'Avanà, alla Maddalena, ne sanno
qualcosa) lanciati dalle forze dell'ordine mercoledì sera.
Alcuni
abitanti si sono rivolti all'Asl, preoccupati. E ieri, dopo il
sopralluogo del Sian di Rivoli (Struttura complessa igiene degli
alimenti e della nutrizione), è stato sconsigliato il consumo degli
ortaggi: «Pur non ritenendo ci siano rischi specifici - ha spiegato
l'ufficio relazioni col pubblico dell'Asl To3 - per precauzione e in
attesa di altre analisi abbiamo consigliato di non mangiare le verdure
dell'orto. Sono prodotti destinati al consumo domestico (non
commerciale), dove non sembrerebbe si sia depositata polvere. Ma stiamo
svolgendo analisi in sinergia con l'Arpa, anche perché quello dei cs è
un inquinamento militare che generalmente non trattiamo». Meglio andare
cauti.
San Giuliano, con la nuova stazione, sarà probabilmente il
comune che più direttamente patirà la realizzazione dell'opera. La zona
colpita dai gas tossici è un'area di 300 metri quadrati dove vivono
dieci famiglie con altrettanti terreni davanti a casa. Il Comune di Susa
ha inviato la polizia municipale e richiesto l'intervento degli organi
competenti ma per ora non ha emesso nessun decreto.
Continua,
intanto, la mobilitazione No Tav, dopo il corteo a Chiomonte, un'altra
passeggiata in Clarea è in programma per domani mattina. Ieri, due
attivisti sono stati fermati da polizia e carabinieri perché farebbero
parte di un gruppo che avrebbe bloccato, minacciandolo, un poliziotto in
borghese della stradale che si trovava all'esterno del cantiere per un
sopralluogo, intento a scattare fotografie.