STORIA
Le prime notizie sull'esistenza della Stevia rebaudiana risalgono al suo uso
da parte degli indigeni Guaranì che la chiamavano caà-ehe
(erba dolce) e la utilizzavano per coprire il gusto amaro dell'Ilex paraguayensis
con cui si preparava un infuso eccitante chiamato
"Mate".
Inizialmente essa fu descritta dal botanico paraguayano Moises Santiago Bertoni (1857-1929),
di Asuncion, come Eupatorium rebaudianum, fu poi esattamente classificata, nel genere Stevia,
da William Botting Hemsley (1843-1924). Il nome della specie, "rebaudiana", le è stato
conferito in omaggio al chimico Rebaudi che per primo studiò le caratteristiche chimiche
delle sostanze edulcoranti contenute nella pianta.
La Stevia (Stevia rebaudiana Bertoni fam.
Asteraceae) è una pianta perenne, poco resistente al gelo, coltivata solitamente
come semi-perenne in luoghi molto freddi, con fiori ermafroditi molto piccoli, numerosi e
di colore biancastro, raccolti in infiorescenze.
Si presenta come una piantina di poche pretese, vagamente simile ad una pianta di basilico, dalle foglie verdi.
Si presenta come una piantina di poche pretese, vagamente simile ad una pianta di basilico, dalle foglie verdi.