Dopo
aver perso la sovranità nazionale stiamo perdendo anche la sovranità
alimentare. Questo è quanto si desume da due notizie che nei giorni
scorsi mi hanno particolarmente colpito.
La prima è il divieto impartito dalla Corte di Giustizia della UE contro la commercializzazione (e lo scambio!) delle sementi tradizionali:
La seconda è il ricorso del Governo Monti alla Corte Costituzionale contro l’agricoltura a “chilometro zero”:
Il governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la legge sul “chilometro zero”
Il governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la legge sul “chilometro zero”
Il
motivo del ricorso del Governo contro la Regione Calabria? La
“violazione del principio della libera circolazione delle merci”.
Quanto
sia speciosa questa motivazione lo si può riscontrare anche dal fatto
che, proprio riguardo al divieto delle sementi tradizionali, l’Avvocato
Generale – nell’esprimere la sua contrarietà al provvedimento – aveva
parlato di violazione “della libera circolazione delle merci” (vedi il
secondo link da me citato).
Più che di libera
circolazione, si dovrebbe parlare quindi di circolazione a corrente
alternata (sempre a favore delle multinazionali alimentari).
È
chiaro che gli eurocrati non si limitano a volere ridurre in miseria la
popolazione civile: vogliono anche, impedendo alla gente di mangiare
come meglio crede, e come più le garba, spezzarne ogni forma di
resistenza.
Non si peritano neppure di proscrivere esempi come quello di Vandana Shiva
Nove Semi (Navdania) - La biodiversità di Vandana Shiva
Nove Semi (Navdania) - La biodiversità di Vandana Shiva
L’assessore alle Risorse agricole della Regione Puglia si è dichiarato pronto a “dar battaglia”
Agricoltura: commercio sementi tradizionali; Stefàno: assurdo il divieto
C'è da fidarsi? Agricoltura: commercio sementi tradizionali; Stefàno: assurdo il divieto
Il comunicato stampa del governo che include la presa di posizione contro l'agricoltura a chilometri zero
L'intervento del Ministero per le Politiche agricole e forestali a sostegno della sentenza della Corte di Giustizia europea riguardo alle sementi tradizionali:
Il Ministero rimanda al decreto legislativo n°267 del dicembre 2010, con cui è stata recepita l'apposita direttiva della Comunità Europea. Rispetto a tale decreto, e alle difficoltà di applicazione per gli agricoltori locali, vedi le obiezioni della Rete Semi Rurali:
Carlo Petrini (presidente internazionale di Slow Food): se ci sei batti un colpo!
fonte: http://ilupidieinstein.blogspot.it/2012/09/la-ue-e-il-governo-monti-proscrivono.html#more