La yerba mate è una pianta dalle proprietà benefiche
originario del Sud America, dalle cui foglie viene ricavato un infuso
utilizzato da centinaia di anni come un rimedio naturale: ad esso
infatti vengono attribuite importanti proprietà che, spiegate più avanti, possono essere così riassunte: aumenta
l’energia, brucia i grassi, purifica il sangue, stimola la
digestione, pulisce l’intestino, stimola il cuore, antiossidante e
quindi combatte i radicali liberi, rafforza il sistema immunitario,
studiata come cura contro le cellule tumorali del colon.
La primaria constituzione
fitochimica di yerba mate comprende xantine (caffeina, teobromina e
teofillina), saponine e 10% di acido clorogenico. Sono anche prensenti
steroli simili all’ergosterolo e al colesterolo, e alcune nuove saponine
localizzate nella foglia (chiamate metasaponine). Le saponine sono
elementi chimici dalle rinomate attività farmacologiche, inclusa
l’azione di stimolante del sistema immunitario, recentemente documentata dalla ricerca. In più, la foglia di yerba mate è una ricca fonte di vitamine, minerali e di 15 amminoacidi.
Tale infuso è ormai diffuso in
tutto il mondo, ed appositi studi scientifici hanno dimostrato che è in
grado inoltre di favorire la digestione,
diminuendo in modo significativo la quantità di tempo nella quale il
cibo rimane conservato nello stomaco e nell’intestino, contribuendo così
ad una sensazione di pienezza migliore e ad un apporto di energia alle
cellule molto più efficace e veloce.
Alcuni ricercatori svizzeri hanno condotto uno studio (nel 1999) che indicava come yerba mate potesse essere di aiuto nella perdita di peso. Hanno notato infatti un effetto termogenico negli individui sani indicativo di un aumento proporzionale dei grassi bruciati come energia. In un altro studio, yerba mate è stata somministrata assieme a guaraná e damiana: la combinazione ha prolungato lo svuotamento gastrico (inducendo una prolungata sensazione di sazietà) e ridotto il peso corporeo.
Un recente brevetto statunitense
(2002) cita yerba mate per la sua capacità di inibire in vitro il
monoaminoosidasi (MAO) del 40-50%, e sostiene che yerba mate potrebbe
essere utile per una serie di disturbi come “depressione,
disturbi dell’attenzione e della concentrazione, disordini dell’umore
ed emozionali, morbo di Parkinson, disturbi extrapiramidali,
ipertensione, abuso di sostanze, disordini alimentari, sindrome da
astinenza e cessazione da fumo”.
Numerosi studi hanno dimostrato una significativa attività antiossidante
della yerba mate. I suoi alti valori antiossidanti sono stati collegati
all’assorbimento rapido degli elementi antiossidanti presenti nelle sue
foglie. Un infuso di foglia ha infatti una documentata azione
inibitoria della periossidazione dei lipidi, in particolare
dell’ossidazione delle LDL (lipoproteine a bassa densità) che si
ritiengono essere il fattore iniziale nella patogenesi
dell’arteriosclerosi.
Il mate è uno stimolante energetico,
grazie, principalmente, alla caffeina contenuta nelle foglie di yerba
mate (la yerba mate contiene più caffeina dei chicchi di caffè), ma
anche agli altri alcaloidi presenti nelle foglie, come la mateina e la
teofillina, che si trovano anche nel tè verde.
La yerba mate è quindi una fonte sane e ricca di caffeina, i cui effetti durano di solito più a lungo rispetto a quelli del caffè e sono largamente più tollerati nel suo complesso.
La yerba mate viene tipicamente usata anche come supplemento per incrementare la stimolazione mentale, per rafforzare il sistema immunitario e per alleviare il dolore fisico.
La yerba mate contribuisce a diminuire il tasso di colesterolo e la glicemia e a regolare la digestione. Accresce la circolazione sanguigna nell’organismo e l’apporto di ossigeno al cuore. L’uso
tradizionale di questa pianta per il cuore può essere dovuto al suo
contenuto di teofillina che stimola il muscolo cardiaco.
I componenti naturali delle foglie (le xantine in essa presenti, ovvero teobromina, caffeina e teofillina) hanno un effetto diuretico
e permettono quindi di eliminare i liquidi in eccesso nell’organismo.
Ma queste sostanze hanno numerose altre documentate azioni incluse
quelle di stimolazione del sistema nervoso centrale, rilassamento dei muscoli molli (specialmente il muscolo bronchiale), stimolazione miocardica e vasocostrizione periferica.
Permette di rallentare la produzione di acido lattico nei muscoli e, di conseguenza, di praticare un’attività fisica per un periodo più lungo.
La Yerba Mate distrugge le cellule tumorali che provocano il cancro al colon
Secondo uno studio condotto recentemente dall’Università dell’Illinois e pubblicato nel“Molecular Nutrition and Food Research”, il the preparato utilizzando le foglie di Yerba Mate, è in grado di contrastare il cancro al colon.
I ricercatori hanno esaminato le foglie di Yerba Mate e ne hanno estratto l’acido caffeilchinico; questo elemento, applicato nelle cellule umane infettate dal tumore, danneggiava il dna cellulare con conseguente apoptosi.
Ulteriori studi saranno
effettuati per verificare l’effettiva efficacia dell’infuso e le
eventuali controindicazioni o effetti collaterali in presenza di altri
farmaci.
La professoressa associata
di chimica degli alimenti e tossicologia dell’Università
dell’Illinois, Elvira de Mejia, che ha partecipato allo studio ha dichiarato:
“I derivati della caffeina contenuti nella yerba mate non solo inducono
la morte delle cellule umane cancerogene del colon, ma anche riducono
anche importanti fattori di infiammazione”. Mejia osserva che questo
è significativo poiché l’infiammazione può portare alla progressione del
cancro.
In studio in vitro, de Mejia e
l’ex studente laureato Sirima Puangpraphant hanno prima isolato e
purificato, poi trattato cellule umane di cancro del colon
con acido caffeilchinico (CQA) derivato dala yerba mate. Come gli
scienziati hanno aumentato la concentrazione di CQA, le cellule
tumorali sono morte. “In parole povere, la cellula tumorale si autodistrugge perché il suo DNA è stato danneggiato“, ha detto de Mejia.
Indurre l’apoptosi, o morte
cellulare, è una delle tattiche che ricercatori medici hanno cercato
di creare attraverso i farmaci anti-cancro. Tuttavia la ricerca ha anche
scoperto che questo farmaco naturali è anche in possesso di questa
capacità. Il nuovo studio dell’Università dell’Illinois dimostra ora che
la yerba mate è una di quelle sostanze che ha il potere di combattere
il cancro.
Lo studio suggerisce
che i composti della yerba mate non solo sono potenziali
agenti anti-cancro, ma possono anche essere efficaci contro altre
malattie associate con l’infiammazione. Infatti dato che il colon e la
sua microflora svolgono un ruolo importante nell’assorbimento e nel
metabolismo dei composti correlati
alla caffeina, gli effetti anti-infiammatori e anti-cancro della
yerba mate possono essere più potenti contro il cancro dell’intestino. “Crediamo
che ci sia ampia evidenza a sostegno del bere yerba mate per i suoi
benefici bioattivi, soprattutto se si ha motivo di essere preoccupati
per il cancro del colon,” osserva de Mejia.
Uso tradizionale della Yerba Mate
E’ ricavata dalle foglie dell’Ilex Paraguariensis,
un albero della famiglia delle Aquifogliacee. Le foglie sminuzzate
vengono utilizzate dalla popolazione indigena per la preparazione di una
sorta di infuso chiamato “mate” . Gli indigeni bevono il mate in una calebassa (zucca vuota), servendosi di una cannuccia metallica o, talvolta, di legno, dotata di un filtro ad una estremità chiamata “bombilla“. La
parola “mate” in spagnolo significa “zucca vuota” e si riferisce al
piccolo recipiente, una zucca svuotata ed essiccata, in cui
tradizionalmente viene servito il tea di yerba mate.
Considerato come un evento di gruppo,
il procedimento si svolge nel seguente modo: la calebassa viene
riempita per 2/3 di foglie sminuzzate di yerba mate. La persona che
berrà l’infuso deve coprire con la mano l’apertura della calebassa,
prima di capovolgerla e scuoterla vigorosamente, per separare le foglie
grandi da quelle piccole.
La calebassa viene quindi
inclinata in modo che le foglie si trovino su un lato del recipiente,
mentre l’altro lato rimane vuoto. In questo spazio vuoto viene quindi
versata l’acqua facendo attenzione a non impregnare completamente le
foglie fino in cima. Dopo che le foglie sono state impregnate per alcuni
minuti, l’acqua fredda deve essere stata completamente assorbita dalla
yerba mate.
A questo punto, il bevitore
inserisce la bombilla nello spazio vuoto della calebassa. La utilizzerà
al tempo stesso come cannuccia e come filtro, in modo da evitare di
aspirare delle foglie. Deve quindi versare l’acqua calda nello spazio
vuoto, dopo di che può finalmente bere il mate. Una volta bevuta tutta
l’acqua, riempie di nuovo la calebassa di acqua calda e la passa alla
persona successiva. La calebassa generalmente può essere riempita da sei
a sette volte prima che la yerba mate perda il suo gusto. Il recipiente
verrà poi pulito e il procedimento, se necessario, può essere ripetuto.
Curare il mate di calebassa
Il Mate conferisce all’infuso di yerba mate un sapore particolare, ma al primo utilizzo è necessario che venga “curato”, prima di essere utilizzato;
per curare il mate bisogna riempirlo per un terzo di erba, versarvi
acqua bollente. Lasciare riposare per mezz’ora (vedrete calare il
livello del”acqua), quindi riempire di nuovo con acqua bollente e
lasciarlo così in infusione per tutta la notte. Il giorno successivo si
svuota e con un cucchiaino grattare delicatamente l’interno del mate
togliendo le pellicine che sono la parte amara della calabaza o del
legno. Lavare con acqua bollente. Il mate è pronto! Molti consigliano di
ripetere il procedimento per altri 1-2 giorni prima di utilizzarlo
perchè in questo modo il mate si impregna del sapore dell’erba ed
elimina sapori estranei: l’acqua che viene buttata via ogni giorno sarà
dapprima rossastra (colorata dal recipiente stesso), per poi diventare
giallo-verde (colorata dall’erba).
fonte: http://www.dionidream.com/yerba-mate-proprieta-benefici-e-usi/